Su invito di una coppia di amici andiamo a mangiare la pizza in questo particolare locale. Ubicato in zona periferica appena fuori il grande raccordo anulare giungiamo verso le 20 e 30 trovando facilmente parcheggio nella strada attigua. Premetto che al sabato sera è d’obbligo la prenotazione, vuoi per l’alta affluenza, vuoi per il numero di coperti non elevatissimo.
Appena entrati si viene assaliti dal vociare, il locale è già quasi pieno; il posto non è tanto grande, conterrà circa una sessantina di coperti, tutti piuttosto ammassati. I tavoli, di ogni grandezza, sono separati tra loro da sottili muretti con sovrastante “staccionata” in legno, curiosa soluzione; sedie inesistenti, ci sono solo normali panche di legno. Appesi qua e là cartelli lignei con incise frasi o proverbi in romanesco riguardanti la cucina e il cibo in generale. Appena seduti in una tavolata di alcuni metri che in seguito divideremo con altri avventori mi accorgo di un altro dettaglio inusuale ovvero che il piano d’appoggio del tavolo sempre in legno è rivestito con autentiche piastrelle di ceramica colorata complete di stucco tra le fughe! Un’altra bella soluzione estetica e anche pratica vista la facilità di pulizia dello stesso.
In fondo alla sala ci sono i servizi, il locale forni e il piccolo angolo adibito a cassa; numerosi pizzaioli e altrettanti camerieri, oltre che il gestore.
La peculiarità principale della pizzeria è che esiste un prezzo fisso pro capite ossia 10 €. Come funziona: si ordinano tutte le pizze che si vuole, a patto che le si mangino tutte; se rimane qualcosa te lo fanno pagare a parte, in più. Non male, per chi ha tanta fame!
Altri dettagli che contribuiscono all’abbattimento della spesa sono, per esempio, il coperto ridotto all’osso e anche meno: piattini e bicchieri di plastica, tovaglioli di carta semplice, posate inesistenti (le pizze arrivano già tagliate in quadretti 5x5cm). Altra voce economicamente rilevante è il beveraggio: esistono solo 3 prodotti ossia acqua liscia, pepsi da 1,5 lt e birra marca “castello” da 66 cl, stop. Ne più ne meno. Tutto rigorosamente da frigo.
La scelta delle pizze si limita a 10 varianti comunque abbastanza eterogenea. Per cominciare ordiniamo 4 pizze dai gusti margherita, salsiccia, salsiccia bianca e funghi.
Nell’attesa ci portano un piatto pieno di spiedini con arrosticini di carne, gradevoli e abbondanti. Dopo un po’ le pizze arrivano in contemporanea servite su vassoietti di legno; hanno un bell’aspetto, sono piccine, circa il 60% di superficie rispetto una “tradizionale”. Risultano assai buone, molto condite, di pasta abbastanza alta ma morbida e gustosa ma purtroppo destinate a saziare in fretta; difatti, terminato questo primo giro siamo già a posto..
Dopo un po’ di baracca e foto di rito andiamo a pagare i pattuiti 10 euro a testa, totale 40, siamo in quattro.
Appena all’aria aperta trovo un sollievo notevole perché i decibel sono tornati a livelli “umani”.. aaaa…
Com’è andata: bello, il locale, arredato con cura, informale e adatto a tutti. Pizze molto buone anche se assai riempienti e beveraggio limitato ma, per 10 euro, ci si può passare sopra. Servizio ordinario non estremamente gentile ma neanche scortese; tempi di attesa ottimali. Unica nota negativa il casotto, adatto per fare baracca, inadatto in altre situazioni. Pulizia del locale buona. Prezzi, come detto, economicissimi, anche alla luce della soluzione “ordinazioni non stop”. Lo consiglio, tanto per provare nuove esperienze e se si cerca un buon posto da baracca. 3 cappelli.
Consigliato!