Si tratta di una vecchia stalla ben ristrutturata da cui è stata ricavata una sala da pranzo di modeste dimensioni molto accogliente. Adiacente alla casa c'è un ampio parcheggio.
Il servizio è stato gentile e veloce ma il cibo non ci ha soddisfatto particolarmente.
Il menù è fisso e abbiamo concordato solo il vino, un lambrusco della casa, discreto.
Eravamo in quattro ma i due bimbi hanno mangiato davvero pochissimo, per fortuna avevamo provveduto a richiedere delle portate contenute.
Il tavolo, bene apparecchiato, era già servito di antipasto composto da quadretti di gnocco al forno, olive, fette di salame e ciccioli (anche frolli), tutto buono.
I due primi prevedevano tortelloni di dicotta e maccheroni al pettine con ragù (entrambi buoni ma niente di speciale)
Come secondo arrosti misti: coniglio, prosciutto e pancia. Molto saporiti, forse troppo, prevaleva il sapore dei chiodi di garofano, che io non amo molto associati alle carni, a discapito di aglio alloro rosmarino e ginepro che personalmente trovo si accostino meglio, soprattutto al coniglio.
Come contorno un piatto di verdure alla griglia misto (buono ma non abbondante) e un piattino di patate al forno che non ci sono piaciute in quanto poco saporite e secche (il colore denotava che erano state tagliate forse troppo tempo prima della cottura).
Insieme alle pietanze non è stato servito il pane ma non l'abbiamo neppure richiesto.
A seguire un cestino con quadretti di torte varie fatte in casa molto buone.
Un caffè e un nocino molto buono, probabilmente di loro produzione o comunque non industriale.
Il conto 60 euro.
Dalla recensione che avevo letto mi aspettavo di più, può essere che non fosse la serata giusta. Il locale, particolare, mi è piaciuto molto ma per questa volta non vado oltre i due cappelli.
Buono