Dicono che lago abbia una forte influenza positiva sull’essere umano, portando serenità e pace anche nei caratteri più difficili.
Devo ammettere che il Lago della Ninfa ha un effetto benefico anche su di me, nonostante i recenti sforzi per rovinarlo: disboscato, mal tenuto, asfaltato e in seguito "telonato" e, come se non bastasse, ogni anno d’inverno anche parzialmente prosciugato per produrre neve da sparare sulle piste.
Siamo in 4 e il giorno di Pasquetta sfidiamo il cielo grigio scegliamo il ristorante più vicino che, con un sussulto di originalità, si chiama “Lago Della Ninfa”.
Locale montanaro vero, a due piani, arredati in modo rustico.
Non prenotiamo, ma troviamo posto unicamente perché il turn-over dei tavoli è abbastanza rapido e molti clienti hanno iniziato a mangiare molto presto.
Il menù è quello che ti aspetti da un locale del genere: funghi protagonisti (essendo fuori stagione, saranno surgelati), paste ripiene, carni alla griglia, scaloppine e altre classiche proposte delle osterie di montagna.
Ordiniamo:
- 1 polenta ai porcini (x me)
- 1 tagliatella “saporita” ai porcini (x mia moglie)
- 2 tagliatelle al ragù (x i ragazzi)
Continuiamo con:
- 2 cotolette alla milanese (da dividere)
- 2 porzioni di patatine fritte
Da bere prendiamo:
- 1 acqua
- 2 mezzi litri di vino sfuso (sangiovese)
- 1 caffè
Polenta buona, con il solito sughetto di dadolata di porcini “in purezza” che va tanto di moda da queste parti, ma molte volte risulta un po’ banale.
Più originali le tagliatelle di mia moglie, nelle quali i porcini erano arricchiti con verdure e spezie.
Tagliatelle dei ragazzi in porzione abbondante, ben condite con un ragù discreto, lontano dall'eccellenza.
Cotolette discrete, di maiale, senza osso, di dimensioni adeguate. Patatine croccanti e fritte al momento.
Migliorabile, ma economico il Sangiovese sfuso.
Abbiamo mangiato piatti semplici, di impostazione casalinga, come ci aspettavamo.
Il servizio è stato molto rapido, cortese e disponibile. L’attesa è stata minima nonostante le sale fossero piene.
Ci siamo alzati da tavola soddisfatti. L’importante è non avere aspettative troppo alte e saper godere della concreta semplicità dell'offerta montanara.
Il conto è corretto: 80.10 Euro in tutto, riscossi senza arrotondamento...
Non posso fare a meno di notare alcuni contrasti fra i prezzi, come le tagliatelle al ragù a 7 Euro, mentre ce ne vogliono 13 per la polenta ai porcini.
Lo consiglio. E prenotando un tavolo vicino alla finestra si può pranzare con vista lago!
Consigliato!
[golosona]
06/05/2019