Finalmente recensisco la visita di giovedi scorso alla Trattoria Cervetta, dopo una settimana troppo "stiracchiata" che non mi ha permesso di scriverne..
Subito dopo la visita di qualche mese fa a Cà Cerfogli, io e i miei amici buongustai ci siamo detti "prossimo obiettivo Trattoria Cervetta!".
E verso Gennaio sono comparsi i file PDF dei Giovedi Gastronomici.. Sembrava un'ottima occasione per provare questo locale cercando di risparmiare un pò.. E poi il menu includeva l'irrinunciabile "Cotoletta Cervetta", una specie di Leggenda.
Prenotiamo con quasi 2 settimane di anticipo, siamo in 11, entusiasti, pieni zeppi di aspettative.. Forse troppe.. Già, crearsi troppe aspettative rischia di compromettere la valutazione di un locale.. Ma è difficile non crearsele per gente come noi, appassionati di ristoranti ma limitati dal budget a doverci andare ogni 2-3 mesi massimo..
Quindi arriva il fatidico giorno.. Ci troviamo in Piazza Grande per poi andarci insieme.. Il locale è in centrissimo, vicinissimo al Duomo.
Entriamo, io sono veramente in estasi.. Il posto non è molto grande, ma è davvero bello, tavoli apparecchiati con classe, bottiglie di vino con importanti etichette esposte un po ovunque..
Il menu fisso includeva soltanto i cibi, cioè antipasto, primo, secondo e dolce, bevande escluse.
Nonostante ciò non potevamo rinunciare a qualche vinello di accompagnamento.
Si parto con un Prosecco mi pare Franciacorta che accompagnerà l'antipasto, costituito da fettine di salame e gnocco ingrassato, il tutto molto gradevole.
Come primi bisogna scegliere tra tortelloni di zucca oppure tortelloni gorgonzola e balsamico. Io opto per quest'ultimi..
La quantità non è abbondante, erano 3 o 4 tortelloni ben presentati in un piatto molto appetitoso. Erano buoni ma niente di eccezionale, come confermano i commensali.. In particolare il tortellone in sè non ha entusiasmato come pasta e ripieno.
Alla fine del primo mi ero iniziato a preoccupare sul fatto di poter finire la cena con fame.. Ero ancora affamatissimo.
Fortunatamente, però, la Cotoletta si rivela essere un piatto gigantesco in grado di riempire da sola una persona con buon appetito.. Il piatto è presentato in modo fantastico: Piatto grande, cotoletta grandissima coperta da uno strato di insalata, pomodorini e cipolla.. Tutti gli ingredienti sono di ottima qualità cosi come la cotoletta.. Molto buona, tutti coloro che la mangiano ne rimangono soddisfatti..
Purtroppo però alcuni di noi non avevano scelto la cotoletta, bensì lo zampone con i fagioli..
Bè.. Questo piatto si rivela essere di ben più scarsa quantità, erano 3-4 pezzetti con un pò di fagioli e un altro contorno che non ricordo.
A detta dei commensali che lo hanno mangiato, e in particolare di uno di loro che è risaputo essere una buona forchetta, "lo zampone era scarso, mentre il cotechino era buono.. I fagioli niente di che".
Ovviamente terrò conto anche di questo nella valutazione della cena, poichè proprio questo mio amico è uscito con un pò di fame e poco soddisfatto, pur avendo speso la nostra stessa cifra..
Ad ogni modo, passiamo a un'altra nota positiva della serata: i vini che hanno accompagnato i secondi:
per primo abbiamo preso dietro mio indirizzamento un Montepulciano d'Abruzzo (2006 o 2007), cantina di qualcosa tipo "i matti", o i "i pazzi".. Bho..
Questo s'è rivelato essere molto buono, e conferma il fatto che il Montepulciano d'Abruzzo è uno di quei vini che difficilmente lascia insoddisfatti, pur restando su prezzi molto a buon mercato.
Peccato che ne berremo solo un bicchiere scarso a testa (siamo in 11..)
Come secondo Rosso un mio amico spinge per un Negramaro del Salento.. Di cui non ricordo ne annata ne cantina ma di cui ben riesco ancora a ricordare il bell'aroma che lo costituiva.. Anche questo sarà molto gradito..
Entrambi i vini sono stati presentati perfettamente, con stappamento rigorosamente al tavolo, assaggio, e un bel tagliagoccia messo sopra per evitare pasticci nel versarlo.
La cotoletta si rivelerà, oltre che con l'osso, un osso duro! Io stesso la finirò quasi con fatica, dal gran che era grande..
Ma dopo questa non era finita, ecco arrivare i dolci:
"Crem caffè con graniglia all'amaretto di Saronno".. Anche questo ben presentato, e buono.. Sebbene non fosse certo nulla di indimenticabile.
Finiti questi resta solo da bere il caffè, anche questo non incluso nel menu, e da pagare il conto..
Proprio questo è costituito da numeri importanti..
A conti fatti sono 32 €uro a testa, per la precisione 25 per il menu, 42 per i vini (poco meno di 4 € a testa), e quindi altri 4 € per caffè e acque..
Il verdetto è senza dubbio positivo ma senza eccellere, soprattutto se comparato alle non basse aspettative che avevamo..
Tenendo presente, inoltre, che alcuni non sono rimasti soddisfatti dal loro secondo, attribuisco 3 cappelli (forse ne avrei comunque attribuiti 3, anche tenendo conto del prezzo abbastanza alticcio, a parer nostro).
CONSIGLIATO, tant'è che lo consiglio come posto di classe, con servizio preciso e cortese e dove la qualità non manca, anche se di veramente eccelso qua dentro abbiamo mangiato solamente la cotoletta, come già spiegato.
Un saluto a tutti quanti, a presto, e VIVA L'ITALIA!!!
Consigliato!
[Jimi Hendrix]
18/03/2011