Le aspettative erano notevoli...
Il locale è discreto ed elegante: due sale, soffitti a volte, colori alle pareti bianco e pastello, quadri d'autore in mostra alle pareti, giusti spazi tra un tavolo e l'altro (vanificato dal gran vocìo inevitabilmente generato dai soffitti a volta!).
Probabilmente si è in una fase di trasformazione del locale: da tradizionale "trattoria di paese" a qualcosa di più pretenzioso!
Un tortello di zucca (8 in tutto) ed un risotto alla pilota (un etto e mezzo sì e no)... comunque ottimo!
Un filetto di manzo di fassona su di un letto di insalata accompagnato da qualche patata al forno...
Un arrosto di maiale tirato alla birra scura con purea di patare...
In entrambi i casi nulla di particolarmente rimarchevole.
Un muffin di pere e cioccolato sporcato di mascarpone ed un dessert del giorno...
In sostanza: nulla di straordinario se non l'eseguità delle porzioni unitamente all'esosità delle stesse.
Dulcis in fundo: bevuta una bottiglia di lambrusco mantovano "58 Rodomente" (Bresciani) ma pagate ne risultano due! La prima aveva il tappo...!! Ce ne siamo accorti a 15 km. di distanza, troppo tardi!
...una delusione!
Nonostante il bene placido di Slow Food.
Buono
[Gerry]
07/04/2011
Il mio ragionamento, eventualmente "critico", nasce dal fatto che hai definito "esosa" la politica di prezzo del locale.
Io sono particolarmente attento a questo aspetto (attenzione da povero o da parsimonioso?) ma, in questo caso, al di là della censurabilità (assoluta) di inserire in conto una bottiglia "ritirata" dal tavolo perchè afflitta da un qualche difetto, se consideriamo €. 7,50 in meno a testa, arriviamo ad un conto di poco oltre i 40 euro che, pur non irrilevante, non credo si possa definire esoso!
Faccio queste considerazioni perchè il ricarico sulla singola bottiglia di vino mi sembra particolarmente contenuto. Oserei dire: più che onesto.
Un Bresciani Rodomonte 58 a 15 euro ha, presumibilmente, un ricarico che è una frazione del costo d'acquisto. Ergo: onestissimo!