CENA GM ALLA CERVETTA DEL 4 GIUGNO 2008
Visto che nessuno la fa e visto che pappapappa si è giustamente lamentata, la recensione la faccio io.
Allora, come convenuto ritrovo alle 20.30 al Caffè dell'Orologio per un breve aperitivo, arriviamo prima io ed ema, breve attesa e occhi famelici sulle commesse che chiudono i vari negozi, poi finalmente arriva gi. Entriamo nel Caffè. Ambiente buio, arredato semplicemente ma accogliente, ben illuminato solo dove serve, specchi quasi dappertutto per creare l'illusione ottica di locale più grande, infatti il locale sembra enorme, ma forse è solo uno stretto rettangolo, se due avventori sono al banco, si passa a mala pena, però vale la pena farci un giro. Musica di sottofondo non invadente, del tipo Bar Lounge …. Molto gradevole. Se cercate in rete notizie su questo storico Caffè ne troverete un'esagerazione. In fin dei conti è un Caffè storico.
Ci tracanniamo con calma un bel bicchierone di un frizzantino bianco, confesso che non ho capito cos'era, pensate che al buio la bottiglia mi sembrava di un lambrusco sconosciuto. Comunque ottimo, pregevole. Ed ottimi anche gli stuzzichini che ci siamo Â?magnati', io ho optato per dei mini-tramezzini squisiti……qual miglior modo per cominciare una serata che si presupponeva dovesse finire meglio ?
Finito l'aperitivo arrivano alla spicciolata quasi tutti gli altri…..kava e falcon, piggo con rainman e claude, magnassa e signora (barbara), le new entry cip e ciop (non chiedetemi chi è il marito e chi è la moglie, neppure loro hanno ancora deciso chi sia cip e chi sia ciop) giovane coppia pavese. Fattasi l'ora del desinare partiamo a piedi verso la Cervetta attraverso Piazza Grande.
Arrivati.
Il locale è composto da un'unica sala rettangolare, con uno dei lati corti all'ingresso. Ci sono vari tavoli sistemati sulla destra e sul fondo del locale, sulla sinistra spicca la nostra tavolata. L'arredamento è semplice, credo che ricordi vagamente i locali anni '60, le luci sono soffuse ma non è buio, la musica c'è di sottofondo, ma serve solo a coprire i rari silenzi. Cominciamo a prendere posto e ci sistemiamo. Dopo qualche minuto arriva corpicino, seguito a ruota da Armande e una sua amica, ultimo, maglia nera, Nightflyer.
Cominciano le danze e l'amica-aiutante-dipendente-nonsocosa-quellochevolete di coste comincia a distribuire le boccie di lambro e di acqua. Gas e no-gas, lambro Vezzelli (da me apprezzato moltissimo), Pra di Bosso (sempre buono) e Pignoletto Cesari (ho avuto ultimamente dei problemi con del pignoletto e allora non l'ho bevuto, ma l'ho sentito alla fine del pasto, non mi ha entusiasmato). Coste sovrasta la tavolata nella sua impeccabile tenuta da Boss del locale, con grembiulone scuro fino alle caviglie.
Taca banda.
A sorpresa Coste ci porta un fuori programma, l'antipasto, direi assai gradito e buonissimo. Piccoli pezzetti di gnocco fritto assolutamente perfetti con prosciutto crudo completamente sgrassato tagliato sottile e dolcissimo.
Lasagne verdi al forno, una porzione a cranio, buone, non eccelse, ma buone (ovviamente al mio gusto). Poi tortelli di zucca burro e salvia, quattro per uno, ma sono grandi, valgono per quattro, direi pregevoli, col ripieno tipico della nostra bassa, dolce ma non esagerato come alla mantovana (anche se a me piacciono anche quelli, purtroppo sono un maniaco della zucca). Solo magnassa glissa, ha un problemino con la zucca e a lui arrivano invece, credo, tortelloni gorgonzola e balsamico. Non so com'erano, ero troppo intento a gustarmi “i gialli”.
Poi un po' di pausa e arriva il lambro in caraffa, molto buono, anche se ribadisco ho preferito il Vezzelli, purtroppo dopo le mie ultime disavventure coi vini rossi corposi, scuri, tannici, ho ancora qualche perplessità e timore, per cui più virano al chiaro e al leggero più li gradisco.
LA COTOLETTA CERVETTA
Dunque, premesso che era molto grande, stracondita e molto buona, debbo dire che proprio non credo fosse la vera cotoletta modenese, non me ne volere coste. Noi modenesi siamo abituati alla fettina sottile impanata con pangrattato, formaggio e uovo. Ok, anche la tua sembra così, ma l'impanatura è più scura. La fetta di carne ha l'osso. E' troppo grande. E' troppo condita. Orbene, è presentata divinamente, gran piatto quasi tutto riempito dalla cotoletta, che è ricoperta da rucola e pomodorini a goccia a spicchi, irrorata da abbondante aceto balsamico. Indubbiamente buonissima, credo oltretutto di essere stato il primo a finirla e l'unico a succhiare l'osso. Però non è la vera cotoletta modenese. La vera cotoletta modenese, a parer mio, scusa coste, è quella di Ermes. E' la sua perché mi ricorda spaventosamente quella che mi faceva mia nonna. La tua mi ricorda le cotolette farcite che mangiavo talvolta a Bologna o quelle che mi faceva un'amica a Milano…..
Poi ti dirò che il tuo aceto balsamico è veramente buono, è come piace a me, ma su quella cotoletta sparisce, sembra sprecato, ce ne vorrebbe uno più acido, più forte, direi meno denso e più liquido, meno invecchiato o un po' tagliato. Io sono un amante del cibo fritto cosparso di aceto balsamico, ma l'aceto col calore dell'impanatura deve aprirti le narici e farti luccicare gli occhi, quindi deve essere molto forte.
Poi sono arrivati il dolce, gli amari, i liquori vari, cose che ho evitato calorosamente, ma soprattutto il dolce, che si presentava benissimo, sul suo letto di crema o mascarpone con un rametto di zucchero caramellato e tante scaglie di cioccolato, doveva essere buonissimo, ma il mio diabete me lo vieta, lo diranno gli altri che lo hanno spavirato in fretta.
Baci abbracci strette di mano pacche sulle spalle due chiacchiere finali e la compagnia si scioglie. A parte qualche assatanato che ha continuato la libagione a casa di piggo, ognuno a casa sua, direi tutto sommato assai contento per la stupenda serata che coste è riuscito a organizzare. Ben riuscita. Complimenti anche alla splendida compagnia, spero caldamente che i �nuovi' se la siano passata e che vogliano essere del gruppo anche la prossima volta.
Due parole sul servizio e sul locale in generale, tutto perfetto, coste e l'amicaetcetc….. viaggiano a ritmo perfetto e sincronia da invidia, per il resto il locale è di una pulizia stupefacente, bagni compresi….. complimenti anche a chi fa le pulizie.
Per non finire in lista d'attesa…. prezzo concordato a 30 euro a cranio.
Pappapappa, mi dispiace veramente che tu non sia potuta venire, come mi spiace anche per gli altri che non hanno avuto tempo.
Consigliatissimo!!
[coste66]
08/06/2008
ti ringrazio per la bella recensione sulla serata e sul ristorante che rende merito alla passione per il lavoro che ho io assieme alla mia famiglia.
Spero che sia un opinione condivisa anche dagli altri.
PS
scusa, ma chi ha detto che la mia cotoletta vuole essere una cotoletta alla modenese?
La mia idea di cotoletta credo che abbia una sua identità e delle sue caratteristiche che nulla vogliono togliere alle cotolette da te citate e che non hanno nessuna intenzione di assomigliarci.
La cotoletta Cervetta è la cotoletta Cervetta.
Saluti