I weekend estivi in città sono sempre problematici. Si respira aria di festa, gli amici sono al mare, e sadicamente inviano cartoline di onde spumeggianti che baciano paesaggi da favola. Quest'anno oltretutto ferie poche e molto lavoro, impegni che si protraggono nel tempo che, per quanto affrontati con entusiasmo, lasciano sempre più spazio al pensiero di non aver pensieri, al lettino sotto l'ombrellone, all'ozio padre di tutti gli sfizi.
Molti scappano in collina per sfuggire alla cappa di un clima sempre più impietoso, che non lascia respiro: ecco dove si potrebbe andare per illuderci di essere in vacanza, un bella veranda all'aperto! Ma al desiderio dell'agognato fresco si sovrappone l'immagine implacabile delle auto in coda che ritornano nella pianura cementificata, dei gas di scarico che con famelica arroganza hanno facile ragione dei nostri sogni.
Ma se tutti cercano di evadere, perché non impossessarci del centro della città? Interrogativo furbo ed antico, spesso risolto con concerti in piazza ed iniziative pubbliche di varia natura, ma non c'è nulla in giro e il caldo è soffocante. Ed ecco la soluzione farsi spazio nelle nostre menti: una bella cenetta di sabato sera è sempre un buon rifugio per l'anima . Si va in centro dunque, anzi nel centro del centro, e gettato uno sguardo alla splendida cornice di Piazza Grande, approfitteremo della gradevole lievità dell'aria condizionata dell'Antica Trattoria Cervetta, all'attacco della famigerata cotoletta, certo, se ci fosse anche del pesce…!
Io, Mira e Luci, prenotiamo e ci presentiamo puntuali ed affamati, accolti dal gentilissimo e premuroso Stefano, nostro discreto e prezioso angelo custode per tutta la durata della cena.
L'ambiente come sempre sa di curato e di pulito, accogliente, come la temperatura delicatamente fresca che ci dà un piacevole benvenuto.
La serata inizia benissimo, ma proseguirà anche meglio, perché Stefano ci propone degli antipasti di pesce fuori menù: non ci sembra vero! Ed ecco in sorprendente sequenza, ed anche in bella presenza, arrivare:
- tartara di tonno nazionale freschissimo, su bruschetta di olio profumato, guarnita con erba cipollina e tocco di maionese fatta in casa, eccellente!
- Carpaccio di polpo delicatamente tiepido, composto a torretta in diversi strati alternati con patate, sormontato da rucola; solitamente non amo il carpaccio di polpo, spesso servito freddo e con una sgradevole sensazione di gommosità, in questo caso la bontà del prodotto servito, il giusto taglio, e la temperatura perfetta, mi hanno piacevolmente fatto cambiare idea! Eccellente!
- Orzo perlato e gamberetti norvegesi, con olive taggiasche, menta e pomodorini pachino, il tutto su una base di peperone crudo tagliato sottile, un vero trionfo di delicatezza e sapori decisi e profumati, eccellente!
Mai assistito ad un cambio di pelle così repentino e con un qualità così elevata e, sorpresa delle sorprese, Stefano confessa di aver composto i piatti personalmente: complimenti sinceri!
Naturalmente con mio disappunto le signore dichiarano una certa sazietà, non è possibile! Siamo solo agli antipasti! E i tortelloni? La cotoletta? Sto per soccombere e cadere preda di una profonda depressione gastroesistenziale, quando il buon Stefano arriva in mio soccorso, proponendo un assaggio di primi e due cotolette per tre.
- Tortelloni con ripieno di patate, crema di parmigiano e tartufo, un accostamento di gusti delizioso!
- Tortelloni conditi con gorgonzola e aceto balsamico, belli a vedersi e ancor più gustosi e meglio conditi di quelli che avevo mangiato alla Cervetta tempo fa.
Mentre aspetto la mitica cotoletta cervetta, rassicuro le mie compagne di viaggio: non faranno brutta figura, della prevista cotoletta per due non avanzerà nulla!
Ed ecco arrivare maestoso ed agognato il “piatto-vassoio” con sopra adagiata una maxi cotoletta, coperta da un letto di pomodorini, rucola, aceto balsamico e cipolla dolce. Ogni altro desiderio scompare alla sua vista, non desiderando altro che affondare le posate nella sua soffice carne panata e fritta.
Carne tenera, armonia di gusti pieni ed intensi, e dopo aver reso omaggio alla mia grande porzione, ho rimediato alle manchevolezze delle mie compagne di viaggio! Cogliamo intanto l'occasione di una breve pausa per salutare i simpatici cioz e furzeina, anch'essi alla Cervetta: GustaModena colpisce ancora !!
Semifreddo al caffè per Mira, tanto abbondante da permettere generosi prelievi!
Da bere un bianco aromatico per le signore, un Muller Thurgau cantina Alois Lageder, e un labrusco grasparossa Manicardi per me. Conto finale assolutamente positivo di euro 41 a persona,
Ormai l'animo è elevato in misura proporzionale al livello dell'alcol assunto e delle bontà consumate. Le rigidità d'orario e le frugali privazioni delle pause di lavoro sono ormai dimenticate, e come nel “Pranzo di Babette”, sedotto ed inebriato finalmente ho guardato con occhi nuovi le massicce travi in legno, radici del passato, e i moderni e bellissimi quadri alle pareti.
Paesaggi forse, con orizzonti lontani, che suscitano sensazioni. Ma la tela non replica gli sguardi sulle casette che si affacciano su rocciosi tratti di mare o le viuzze strette di antichi borghi montani, ma direttamente i colori delle emozioni che essi procurano, paesaggi di profili immateriali, dove rimane l'essenza dell'animo a mostrare quello che gli occhi comuni a volte non vedono.
L'artista ci parla con le proprie opere, ha un suo linguaggio che va oltre ogni parola, e quando si riesce a comprenderlo è ancora una volta la parola a mancare, inadatta a rappresentare la complessità del nostro animo. Posso solo ringraziare due volte Stefano, per lo squisito pranzo e per aver scelto di concedere alla vista dei propri clienti tele così belle ed intense.
La nota singolare di tutto ciò è che mi piacerebbe tanto che l'amica Luci, autrice dei quadri scelti da Stefano per arricchire l'Antica Trattoria Cervetta, e a cui non ho mai rivelato compiutamente le mie idee, si riconoscesse almeno in parte in ciò che io vi ho colto, felice di poterle apprezzare dopo che io e Mira ne abbiamo apprezzato la compagnia al nostro tavolo! Un ringraziamento speciale a Stefano per tutto.
Imperdibile!!!
[coste66]
29/07/2009