Sono stata alla Cervetta due anni fa e in quell'occasione avendo preso un primo ed essendo già piena, avevo solo assaggiato la famosa cotoletta e devo dire che mi era rimasta la voglia di mangiarne una interna ed assaporarla per benino..
Così, invidiosa della seratina romantica di Candy del 30 dicembre e cogliendo l'occasione che abbiamo la figlia in trasferta dai nonni, ho proposto a Gi di andare ieri sera.
Parcheggiamo sui viali e ci incamminiamo su Corso Canalchiaro.
La serata è gelida e forse lo è ancor di più perchè è lunedì e in centro alle 21.00 non c'è quasi nessuno.
Svoltiamo per via Cervetta ed entriamo nel locale dove il tepore dell'ambiente accogliente ci avvolge in un piacevole “scongelamento”.
Salutiamo Coste che ci fa accomodare e ci propone il menù.
Io avevo già deciso che avrei preso un antipasto e poi la cotoletta. Anche Gi opta per questa soluzione, così ordiniamo, oltre alle due cotolette, una polentina con i funghi per me e con il ragù per Gi. Gustosissime entrambe!
Da bere acqua naturale e una squisita bottiglia di Lambrusco Cà Berti con la quale abbiamo fatto un bel brindisi con il padrone di casa.
Cosa dire della cotoletta...io non sono una grande amante della carne, ma questo piatto è uno dei miei preferiti perchè prima di essere buono, perchè è buonissimo.., è un piatto bello, infatti quando Coste ce l'ha portata abbiamo perfino indugiato prima di tagliarla...
Questo “prato” di rucola, pomodorini e rondelline di cipolla dolce con gocce di rugiada all'aceto balsamico, per me è una gratificazione per la vista che, con grande soddisfazione, diventa anche gratificazione per il palato.
L'insieme di sapori è davvero qualcosa di speciale.
La serata scorre piacevole e dopo essere arrivati all'osso della cotoletta decidiamo che ci sta un bel dolcino.
Io prendo una mousse di yogurt con frutti di bosco, fresca e delicatissima, mentre Gi un tortino al cioccolato caldo con scorzette d'arancio.
Per fare un altro bel brindisi Coste ci offre un prosecco di cui, perdonatemi, non ricordo il nome e nemmeno Gi se lo ricorda...comunque ottimo, infatti lo abbiamo seccato!
Tra una chiacchera a e l'altra ci beviamo anche un caffè e il bicchierino della staffa, sempre gentilmento offerto: un incredibile rum Demerara (spero di averlo scritto corretto).
Sono ormai le 24.30 quando decidiamo che è l'ora di tornare a casa, ma ci siamo persi in piacevolissime chiacchere e il tempo è passato velocemente.
Il conto 35 euro a testa.
Cappelli, senza alcun dubbio 5 per la serenità dell'ambiente, la cura del servizio e la bontà dei piatti.
Grazie Coste per la tua ospitalità, sei davvero uno che ci mette il cuore prima della testa e con il cuore si va lontano.
Imperdibile!!!
[coste66]
05/01/2010
Col cuore si va lontano, spero.... ma ci vogliono anche le gambe....