PROLOGO
(5 giorni prima)
“ allora, abbiamo una macchina in officina fino a venerdì, le strade a Levizzano sono assolutamente impraticabili con il passeggino, hanno messo neve e freddo tutta la settimana; piuttosto che stare chiusa in casa come un’eremita che ne diresti di andare dai tuoi qualche giorno così puoi andare dalla parrucchiera, dall’estetista, rilassarti e farti un pò i cavoli tuoi, la bimba vede facce diverse e si svaga un pò, i nonni sono contenti e il papà riesce a dormire qualche notte in santa pace?!”
“ve-ngo a pren-derti sta-sera su-lla mia Tor-pedo blu”
non sarà una Torpedo ma quella e solo quella abbiamo, quindi va bene così’
GIOVEDì GASTRONOMICI 1
a mezzogiorno chiamo e prenoto, la prima sorpresa, mi risponde Coste (credo), ha una voce calda, me l’aspettavo molto più acuta forse perchè un pò mi ricorda un’amico che non vedo da anni e l’associazione è stata immediata, e poi voglio cogliere l’occasione per sfatare un falso mito, non è assolutamente vero che non ride mai
parcheggiamo allo Storchi e ci facciamo una bella camminata in Via Emilia, con passo spedito fino al ristorante che è a due passi dallla Ghirlandina, la Suriana (parente stretta della Galaverna e della Sibiola) ci insegue, sono le 20:30 e i negozi sono tutti chiusi alla faccia di Monti;
oh sarà il freddo, l’infrasettimanale, la sera, ma a Modena non c’era micca della gnan bella gente in giro, comunque non siamo quì per fare public relations quindi va bene ugualmente
entriamo nel locale, dal sito me lo immaginavo più grande, potere della prospettiva, è un’ottimo connubio di stile rustico e moderno, travi in legno a vista, lampadari stile “tentacoli di medusa cromata” con piccole lampadine all’estremità, quadri in pendant, specchi con cornici dorate, portabottiglie (chiaramente pieni) appesi alle pareti e usati come separè (belll’idea), sedie e divanetti color crema di giuste dimensioni, tavoli apparecchiati in bianco di tuttopunto con gli immancabili bicchieri colorati
ci accomodiamo e subito portano il menù, lo apro e leggo una frase che più o meno recita così, “i tortellini sono rigorosamente in brodo, per bambini inferiori ai 14 anni accompagnati dai genitori si può fare una strappo alla regola e condirli con la panna”, e subito mi vien da ridere, poi un’altra bella sorpresa, il menù è in italiano, inglese e dialetto Modenese ......a ghìn fòsà
eravamo venuti per il menù dei giovedì gastronomici, lo avevamo già valutato qualche giorno prima e quindi ordiniamo quello, ma non perdo certo l’occasione di valutare attentamente cosa offre il locale per le prossime volte, le portate si susseguono per tutta la cena con i giusti tempi e senza grandi attese
antipasto
- Salame del contadino con gnocco ingrassato
due fette di ottimo insaccato, saporito e stagionato al punto giusto, ne troppo duro ne troppo morbido, accompagnate da due pezzettini di gnocco caldo, come quantità più che un’antipasto lo definirei un’entrèe, ma nel complessivo della cena è più che sufficente e forse non era neanche necessario
primo
- Gnocchetti bianchi taleggio asparagi e speck
delle dimensioni di una nocciola, consistenza morbida ma non “adesiva” al palato, delicati e in’ottimo contrasto con il sugo di taleggio non troppo denso, lo speck si sente quanto basta ma la sorpresa sono gli asparagi, croccanti e saporiti, veramente cotti alla perfezione, porzione giusta, direi un’ottimo piatto
secondo
- Cotoletta Cervetta oppure zampone e cotechino di Modena
la Sabry sceglie la prima mentre io non posso resistere al richiamo del maiale bollito,
la cottoletta ormai la conosciamo tutti ma non posso fare a meno di descriverla, enorme, in una panatura leggera con cottura perfetta, carne morbida pur essendo alta almeno 1 cm, ricoperta di rucola e cipolla tagliata fine, il tutto condito con abbondante oro nero di Modena anche se la sua dolcezza e la poca acidità mi ricordava più la glassa che l’aceto balsamico ........ACETO BALSAMICO!? MA PORC...... me ne ero completamente dimenticato, alla Sabry non piace quindi a malincuore ho dovuto fare a cambio di piatto, che memoria del piffero, bastava dirlo al momento dell’ordine; però qualche bel pezzo pulito a dovere l’ha gustato pure lei!
ma veniamo all’alternativa, un pezzo di zampone e uno di cotechino con anche il cappello del prete (se non mi sbaglio), entrambe si scioglievano in bocca veramente ottimi, accompagnati da una mestola di purè di patate soffice e privo di grumi, squisito, e da fagioloni in umido; ecco questi sono stata l’unica cosa che non ci ha entusiasmato, il legume era buono ma leggermente duro e l’umido aveva ancora intatto il sapore della conserva, sembrava che fosse rimasto un pò indietro di cottura o perlomeno si fosse poco amalgamato ...ah dimenticavo, alla Sabry non piace neanche il purè, quindi mi sono dovuto “sacrificare” per aiutarla a finire il piatto
terminati i secondi il buon Coste ci porta via i piatti (dì la verità che non ti aspettavi che finissimo tutto )
e torna con il dolce
- Mascarpone al cioccolato fondente
morbido, cremoso e dolce al punto giusto, con pezzetti di fondente sopra come piace a me, anche questo ottimo, ma ormai non è più una sorpresa
da bere
- bottiglia di acqua (3 euro)
- calice di Teroldego Rotaliano Faradori (4 euro)
finita la cena rimaniamo un’altro pò a chiaccherare e rilassarci, godiamo di questi momenti che solo chi ha figli può capire, poi ci alziamo e paghiamo alla cassa 57 euro in due, 50 euro i due menù gastronomici + acqua e vino + niente coperto = 5 cappelli
ci ributtiamo nel gelo, riaccompagno a casa la donna, io a casa nostra e lei a casa sua, ci mancava solo la sosta in camporella e poi sembrava di essere tornati morosini, la prossima volta magari se fa più caldo un pensierino........
...........grazie per l’ottima cena e alla prossima
Imperdibile!!!
[coste66]
13/02/2012