Anche io, come la cara amica golosona, passo di tanto in tanto in questo bar.
Sono sempre molto gentili è la scelta è davvero ampia, sia nel campo del dolce che del salato.
Quello che più mi colpisce, e che noto ogni volta che mi capita di entrare, è che sembra davvero il bar delle confidenze, degli incontri che non avvenivano da tempo, e che tanto hanno da raccontare.
Sempre qualcuno intorno ai tavolini, che parla con voce sommessa, atteggiamento raccolto, perchè anche la posizione del corpo, gli atteggiamenti, suggeriscono che non si parla di calcio o di donne, come spesso succede in tali circostanze.
Abito da poco a Soliera, è il bar sembra ricalcare l'identità della cittadina che sino ad ora ho colto per le strade, al mercato, nel pubblico al cinema o nei contenuti delle rassegne teatrali.
Una vita tranquilla, ma densa di relazioni sociali, che riescono a conciliare la conoscenza diretta con la discrezione. Il tipico passa parola di paese si sposa più con la solidarietà , l'attenzione verso i problemi che la vita propone, piuttosto che verso il gossip facile su costumi e pettegolezzi.
E' questa l'immagine che sembra restituire anche il bar, e che regala anche oggi a chi entra con occhio meno distratto dalla fretta.
Siamo invitati a pranzo da amici a Bologna, e come è tradizione per noi italiani del sud, non ci si può presentare senza un bel vassoio di paste dolci.
Io e Marco1960 andiamo sicuri al banco dei mignon. L'attesa è come sempre breve, perché qui il servizio non è solo gentile, ma anche efficiente.
Il vassoio si riempie in fretta: la scelta è vasta e molto invitante. Tutte le migliori tradizioni pasticciere sono rispettate, gli sciù ripieni (choux in francese, bignè in Emilia ) la fanno da padrone, e la finitura esterna permette al cliente di riconoscere la natura varia delle creme.
Bignè farciti al cioccolato, alla nocciola, e poi babà semplici o con crema e ciliegina. Vari tipi di cannoli e, per insistenza di Marco, anche dolcini con la frutta .
Non ho visto cannoli siciliani, ma forse è stato un caso.
Il vassoio è pieno, siamo arrivati a circa un chilo di mignon e può bastare, di meno mi sentirei a disagio, marcato come resca, perché è così che si vive in Magna Grecia, con la giusta paura di non essere generosi, di non rendere abbastanza merito all'amicizia, anche nelle piccole cose.
Il costo è di 20 euro. Usciamo soddisfatti, ma lo saremo ancor più quando, aperto il cartoccio (termine che mi riporta alla mia infanzia) troveremo il tutto molto fresco e gustoso, per varietà e qualità .
Peccato che Mira non si distragga neanche un attimo , e così rinuncio a sottrarre al vassoio, con mano prensile scimmiesca, il quarto mignon: un bellissimo sciù allo zabaione, a cui magari sarebbe subito seguito uno con crema al limone… Vabbè sarà per la prossima volta.
Guardo, solo apparentemente distratto, Mira, Marco1960 e Tanya, dalla linea perfetta, che si fanno meno scrupoli
Consigliatissimo!!
[joy]
29/01/2011
da leggere rigorosamente dopo i pasti