Domenica di sole, il localino è chiuso per postumi da neve, decidiamo di fare un salto a Reggio Emilia, dove alla fiera, in località Mancasale, quindi poco fuori da casello dell'autostrada, si svolge una manifestazione dedicata alla casa ecologica ed alle nuove tendenze abitative. Debbo dire che la fiera è interessantissima, e mi pare di trovarmi in tutt'un'altro mondo rispetto a quelle che si tengono a Modena. Spazi liberi, mai angusti, zone in cui mettersi a sedere, fiori dappertutto, bagni puliti a specchio, un bar e addirittura due ristoranti, uno a self service ed uno con servizio al tavolo e cucina dedicata. Per farla breve, gira e parla, parla e gira, consola qualche imprenditore del fotovoltaico triste per le ultime zingarate di Romani, a mezzogiorno inizia il solito languorino ed il dubbio amletico: dove si va a mangiare? Memori di precedenti fregature in altre fiere, dove mangiammo male e pagammo peggio, data una occhiata alla lista del self service, optiamo per un rapido appostamento davanti al ristorantino della cooperativa mastellino II°, che ha alcuni tavoli anche sotto al padiglione fieristico oltre a quelli dentro al locale. Il menù è invogliante, ma non si sa mai....
Passano i piatti destinati ad altri avventori, e siamo convinti: proviamo.
Appena entrati un gentilissimo cameriere, olttretutto molto giovane, ci prende in cura e ci chiede se preferiamo un tavolo con vista a monte o vista a mare....optiamo per la vista a monte, cioè lungo la parete, perchè siamo allergici ai paesaggi marini..che non ci sono, ovviamente.
Mentre leggiamo il menù, semplice ma invogliante, arriva il pane e con esso, siamo a Reggio Emilia, due fettine calde di erbazzone reggiano. Il coperto è composto da bicchiere in vetro, una tovaglietta all'americana in cartapaglia ed una bustina con forchetta e coltello in acciaio e tovagliolo di carta.
Scegliamo due piatti unici differenti, cioè un piatto con tortelli al radicchio al croccante di bacon ed entrecote di manzarda con salsa castellana e sformatino variegato di radicchio, ed uno con tortelli verdi con tagliata di guanciale di vitello e flan con salsa cotta...ma quando arrivano i piatti al posto del flan ci sono due graditissime fette di lombetto di maiale con salsa balsamica, veramente ottime.
A seguire una zuppa inglese home made, buona e guarnita con amarene della premiata ditta Fabbri, un caffè ed una bottiglia di acqua naturale di marca in vetro stappata davanti a noi.
La carne era cotta alla perfezione, l'entrecote di manzarda perfetta, nè al sangue nè troppo cotta, i tortelli prodotti da una ditta artigianale reggiana, e come tali dichiarati in menù, ottimi e fasciati con sfoglia dal basso contenuto di grano duro, quindi elastica e soda, in numero di circa dieci a persona, ed infine le verdure veramente ben trattate e presentate.
recita il conto: Coperto euro 2, due piatti unici euro 32, dessert euro 4, acquua euro 2, caffè euro 1. per un totale di euro 43,00.
quattro meritatissimi cappelli per la presentazione, il buon gusto degli abbinamenti, la rapidità del servizio e la gentilezza dei camerieri, ed anche per il fatto che nelle fiere raramente si mangia così bene.
Consigliatissimo!!
[gi]
07/03/2011