Ed eccoci finalmente dal leggendario Ermes; giungiamo alle 13 e 45, ovviamente il locale è pieno e davanti a noi ci sono “solo” 5 persone in attesa, ma tempo 10 minutini e mettiamo i piedi sotto a un tavolo “accoppiati” da Ermes ad una simpatica coppia. Credevo fosse piccolo il posto, ma non così tanto: 25 posti, 30 stringendo le sedie e un ingresso, bar, cucinino, il tutto in una manciata di metriquadri. L’aspetto interno ed esterno, come già ampiamente descritto da recensioni precedenti, è estremamente rustico e casereccio come da tipica tradizione emiliana modenese.
Da bere, io e il mio socio, prendiamo due bottigliette d’ acqua gasata, niente vinello questa volta. Subito come antipasto l’oste “gabiàn” ci porge una strana frittellona fatta di.. credo pasta e baccalà; non ne sono sicuro, però era buonissimo! Lo spazzoliamo con piacere.
Come primi, tra i tre proposti ordiniamo tortelloni ricotta e spinaci al ragù e spaghetti col tonno; tortelloni clamorosamente ottimi, come pochissime poche volte ho mangiato, eccellenti; pasta consistente così come il ripieno, ragù gustosissimo, il tutto per piatto dai sapori delicati e buonissimi. Spaghetti ottimi, nella loro semplicità e ottima cottura degli spaghi. Quantità buona.
Conversiamo amabilmente con i nostri vicini di tavolo e ci godiamo le performance di Ermes con gli altri avventori, sembra una festa generale!
Come secondo, essendo la giornata della polenta con qualcosa, decidiamo per la stessa con salsiccia, tramutata però da quel mattacchione di Ermes da un misto con costina, scelta rivelatasi assai felice; in pochi minuti arrivano i piatti con polenta ancora fumante e un pezzo per piatto di costina e salsiccia; ottima la polenta e ottime le carni, specie la costina di carne tenerissima e buonissima. Quantità discrete.
Ogni tanto Ermes si ferma per scambiare battute e controllare che abbiamo mangiato tutto! Un mito.
Non prendiamo dolce, concludiamo solo con un caffè.
Alla cassa paghiamo 30 euri che a testa fanno 15. Un ottimo prezzo.
Foto, pacche sulle spalle, saluti finali ed usciamo da questo micromondo fuori dal tempo; qui si viene per mangiare bene, stare in compagnia, ridere, rilassarsi e non pensare a nulla di negativo. Tutto questo è possibile grazie alla presenza di Ermes, persona d’altri tempi, burbera e schietta, spassosa e ironica, oste straordinario supportato magnificamente in cucina dalla moglie Bruna e dai suoi collaboratori.
Via Ganaceto, una tappa che dovrebbero inserire nelle brochure del turismo modenese!
Imperdibile, 5 cappelli.
Imperdibile!!!
[PIPPI]
13/01/2013