Serata tra amiche, come ormai troppo raramente succede. Scelgono loro la pizzeria dove trascorrere la serata, io non ci sono mai stata quindi sono curiosa di provare una nuova pizza. Il locale è ampio, apparecchiato con tovaglie a strisce sui tavolini quadrati, moderno, pieno di molte tavolate di donne (forse hanno anticipato l’uscita per la festa della donna?) e di conseguenza di chiacchiere!
Purtroppo veniamo posizionate, nonostante la prenotazione fatta alcuni giorni prima, nel tavolo, ce ne accorgeremo più tardi, più sfortunato del locale, vicino alla porta. La cameriera porta subito i menù e nel giro di 5 minuti, tra innumerevoli pizze, le ordinazioni sono fatte, tempo una decina di minuti arrivano anche le pizze, 2 coca cola e una bottiglia di acqua.
Purtroppo le pizze sono sottilissime, la pasta cedevole, il pomodoro iperabbondante e, almeno la mia, è troppo salata e un pelo troppo cotta; la mangio per fame ma no l’ho trovata di mio gradimento.
Col dolce ho una piccola delusione, dal momento che la tarte tatine alle mele non ha la pasta brisee ma una sorta di pan di Spagna morbido e per niente burroso, fortunatamente viene servita tiepida.
La cosa più fastidiosa però è stato doversi alzare ripetutamente durante la serata perché le persone che uscivano per andare a fumare lasciavano le porte aperte ed entrava freddo, nonostante un vetro separasse la porta dalla sala; ora, esistono le molle che fanno chiudere le porte automaticamente, e penso che lì sia d’obbligo, se non si vuole obbligare i clienti a stare con indosso il cappotto come ho dovuto fare io quando mi sono stancata di alzarmi continuamente per chiudere: solo questo toglie 1 cappello.
Al momento del conto ci hanno fatto un piccolissimo sconto per cui abbiamo speso 14 euro a testa.
Poteva andare meglio..
[lo zio]
23/03/2015