Venerdì polare in quel di Firenze.
Su suggerimento di mia sorella, toscana d'adozione, andiamo alla scoperta di un'osteria tipica, fuori dalle onerose rotte dei turisti giapponesi o americani a caccia di fiorentina.
Eccoci arrivati, poco lontano dalla sempre spettacolare Piazza della Signoria. Sono quasi le 14 ed è pieno. Venti minuti di attesa al gelo ed eccoci a tavola!
L'osteria è composta da un bancone con su bottiglie, salumi e formaggi che vengono affettati a mano sotto gli occhi di tutti e 5/6 tavolini quadrati, per 20 coperti stretti stretti.
Una piacevole atmosfera, famigliare, rustica sì ma anche colta, intensa.
Il menù è composto da 4/5 antipasti e altrettanti primi, secondi e dolci.
Tovagliette in carta gialla da macellaio, piatti bianchi e bicchieri classici da osteria, tovaglioli di carta.
Da bere acqua e 1/2 litro di vino rosso della casa.
Enri ed io ordiniamo una pappa al pomodoro, bollente,piccantina, una manna per dimenticare la gelida attesa...per mia sorella una ribollita giudicata ottima e tre ravioli ricotta e spinaci al ragù giganti e appetitosi per la nostra amica Valeria. Come secondi ci facciamo recapitare espressi due antipasti... ribaltando un po' le abitudini: misto di affettati di cinta senese, finocchiona, salame toscano, prosciutto e spettacolare soprassata e un'insalata di carciofi freschi, parmigiano e rucola. Tutto accompagnato dal pane toscano freschissimo. Ottimo.
E' il sacro momento dei dolci: due cheescake, non propriamente toscani, ma dalle espressioni dei volti dei miei commensali, penso si possa glissare la tradizione, recuperata in corner da me che, preferendo evitare i latticini, mi butto su cantucci e vin santo (Il santo, az. Grillino), buoni i primi ma vino poco corposo per i miei gusti.
Finale con doppia sorpresa: caffè nella moka napoletana servito al tavolo dall'Oste e conto di 82 euro scontati a 75.
Ve lo consiglio vivamente, un valore aggiunto alla visita della città.
Consigliatissimo!!
[ema]
23/03/2009