Una nuova tappa gastronomica con Barbe, Spingi e Kava era certamente d'obbligo, e abbiamo colto l'occasione proprio la scorsa domenica, orientando la nostra nuova meta verso il Cantuccio di Bologna.
Sfortunatamente, la mia ultima visita al locale era stata alquanto infelice, a causa di un improvviso quanto intenso malore, che sicuramente non mi aveva fatto godere il cibo appieno.
Le sibilanti note del vento fischiavano nelle mie orecchie, mentre la macchina sfrecciava veloce sull'autostrada per Bologna.
Il tragitto è stato "leggermente" allungato, a causa di una delle celeberrime SCORCIATOIE di Barbe, che ha il senso dell'orientamento pari a quello di una bussola senz'ago.
Finalmente arriviamo in centro e parcheggiamo la macchina, accolti dal buon Kava, che ci conduce verso il locale con passo spedito.
Lungo la nostra strada, incontriamo il grandissimo Mizoguccini, ospite d'onore da Milano, che finalmente ho avuto il piacere di conoscere (ma non davanti ad una birra ).
Giungiamo davanti all' "Osteria di Mare" (se mi è permessa questa definizione personale) ed entriamo dalla classica porta di legno.
Un intenso profumo mediterraneo ci accoglie, assieme al simpaticissimo gestore, che ci scorta a sedere "in cambusa" in un ampio tavolo da 7 persone.
Le pareti della sala sono tappezzate di quadretti a tema marinaro, che offrono un'atmosfera intima, serena e rilassata.
Verso le 13:00, le libagioni marittime hanno inizio.
Un Sauvignon secco e molto profumato, accompagna una serie interminabile di antipasti, che sono portati in tavola con maestria dalla zelante ed esperta cameriera.
Come "debutto", non poteva mancare la classica bruschetta di pane abbrustolito, sulla quale vanno ad adagiarsi dei pomodorini dolcissimi, delle prelibate e succose mozzarelline e delle gustose sarde marinate.
Poco dopo, giungono due polpi rosei (senza ventose), i cui tentacoli vanno strappati e gustati con una salsina a base di olio e prezzemolo. Ho trovato il piatto molto originale e gustoso, nella sua totale semplicità.
Segue una meravigliosa insalata di pisellini verdi saporiti, cipolle scottate e seppie sfilettate (piatto molto valido).
Ora è il turno dei gamberetti in salsa di rucola, che si rivelano discreti, ma forse con un poco carattere (il sapore della rucola tendeva a coprire quello del gamberetto).
Terzultimo antipasto è il calamaretto ripieno in salsa di pomodoro, accompagnato da un'altra salsa verde (fonduta di zucchine e patate).Il piatto è abbastanza gradevole, nonstante non vada matto per la salsa.
Ci viene portato poi un piatto di tocchetti di baccalà, sdraiati su un genuino letto di verdurine tagliuzzate (finocchi, carote e sedano). Questo è stato l'antipasto che ho apprezzato di più, anche per il riuscitissimo ed innovativo abbinamento.
Antipasto finale è una melanzana grigliata, su cui troneggia un piccolo filettino di pesce spada, attorniato da scaglie di ricotta salata, pomodorini e olive.
Personalmente ho glissato il piatto, in quanto l'abbinamento pesce/melanzana non mi aggradava per niente, soprattutto dopo tante delicatezze, ma mi rendo perfettamente conto che questo sia un problema mio: gli altri commensali sono tutti restati assolutamente estasiati.
Una fantastica tisana calda a base di menta, vodka, acqua e zucchero, rompe l'attesa dei primi e ci "spurga" un pò da tutte quelle copiosità marine che abbiamo divorato.
Dopo una certa attesa, arriva di nuovo il gestore, reggendo nelle sue mani due bellissimi vassoi di pasta allo scoglio.
Il "Lupo di Mare" adagia i piatti sul tavolo, e subito noi "vecchi marinai" ci diamo all'assalto.
La pasta è veramente sublime, in quanto i pomodorini addolciscono sapientemente l'insieme, rendendo anche molto più piacevole l'accostamento con le squisitissime "Perle" marine (vongole, pesce e quant'altro).
Sono già pieno, ma gli altri insistono caldamente per assaggiare anche il branzino al cartoccio con vongole.
Ne prendo solo un piccolo pezzettino, e lo trovo molto buono, anche se non me lo sono goduto come avrei potuto, a causa della enorme quantità del cibo offertoci.
Un'altra tisana (variante più alcolica, al limone) scandisce i minuti, mentre i sorbetti (buoni), la cassata (assolutamente squisita, anche se "importata" da una pasticceria) ed i caffè, chiudono il lunghissimo pasto, con un conto totale di 45€ a testa.
Sono rimasto molto soddisfatto dal cibo, a parte per alcuni antipasti che non ho apprezzato più di tanto, e mi sento tranquillamente di dare l'eccellenza a questo ristorante, anche per la squisita gentilezza del servizio e l'ideale ambiente del locale.
Non condivido il tipo di pasto a cui siamo andati incontro, perchè l'enorme numero dei piatti portati ha occupato un tempo veramente biblico (siamo tornati a modena alle 18:00).
Secondo me il menù "alla carta", per un ospite che vuole arrivare tranquillamente al dolce, sarebbe molto più consigliabile ed adatto.
Il Cantuccio non è proprio attaccato a Modena, ma vale senza dubbio la pena farci un salto e tuffarsi con fiducia nei fantastici sapori dell'Oceano, convertiti in piatti gustosi ed elaborati dalle attente mani della cucina.
Un grazie speciale alla compagnia.
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Rainman
Imperdibile!!!
[barbe]
03/06/2009
Certo che sto' diventando famoso per le mie doti da guida indiana
Il paragone che hai fatto spiega anche perchè non possa rispondere in maniera adeguatamente pungente